MOSTRE 2025
Street Vision - Sestri Levante
Dal 4 al 21 Aprile 2025
A cura di Carmen Falcone
Sala Riccio, Palazzo Comunale - Sestri Levante
Laura Zeni ancora una volta sorprende nella sua inarrestabile ricerca dell’ intimità. In questa occasione attraverso la potenza dei colori e della luce che solo la natura e l'arte ci riservano. Un nuovo viaggio che avvolge e si rinnova di volta in volta, di luogo in luogo: le Visioni Visibili. Sestri, considerata dall'artista luogo del cuore, non poteva mancare in questo progetto che vedrà in seguito altre città.
Wild Card
Dall'8 al 13 Aprile 2025
Presso Oasi life Experience - Fuorisalone 2025
Piazza Città di Lombardia, Milano
Wild Card è un sistema comodo ed efficace che mi ha risolto il problema di trasporto e archiviazione delle opere di grande dimensione. Con Wild Card posso creare su tele grandi e poi portarle da un piano alto, sistemarle in macchina e installarle il tutto nel luogo destinato alla mostra.
Da Achromes a Zenith
Dal 7 al 21 Maggio 2025
A cura del Maestro Ercole Pignatelli
Ex Studio Pietro Manzoni - Studio Zecchillo
Via Fiori Chiari, 16 - Milano
Tra Piero Manzoni e Laura Zeni si potrebbe citare, e non a caso, il “Mito della Caverna” di Platone. Manzoni del bianco spettrale e uniforme, e Zeni delle ombre, che si proiettano con forme visibili attraverso un esterno/interno, di una realtà parallela ma intangibile, pur parlando un differente linguaggio. Questo per sostenere lo sguardo, ammirando la provenienza indiretta da occhi e pupille accecati da una luce e ombra prigioniere da medesime sembianze, sconosciute e riflesse con catene inestricabili. Una strada teorica di uno “stato ideale”, tra mondo sensibile e sovrasensibile, dell’immortalità dell’anima quale mito e modo di vita, pensiero e riflessione per aree d’indagine separate, conoscenza e credenza includenti tutti i termini dei due significati in atto. Achromes e Zenith coincidono e si sviluppano in un viaggio attorno al mondo fantastico del desiderio di sapere quale dottrina del fare, includendo cause e abilità operative al limite del metafisico philosofico contemporaneo. Questo l’invito alla complicità di una trama elusiva e ambigua insieme, alla distanza di quasi settant’anni da quando il genio del mio amico Piero Manzoni azzardò per primo l’ammaina bandiera del pensiero pittorico, eludendo ogni convenzione di carattere crepuscolare, per addentrarsi in uno spazio cosmico tutto suo, per originalità di linguaggio, altero e beffardo, fino a non essere compreso e pur deriso!
Laura Zeni, quarant’anni dopo, scavando nell’astrazione di Manzoni, introduce oggi nel suo stesso studio un qualcosa da “Vacuum/Plenum”, quasi a omaggiare, sulla stessa parete da lui dipinta di bianco, un doppio spettacolo figurale d’efflorescenza e germinazione a doppio rispecchio, che definirei, appunto, “Vacuum/Plenum”; come limite e duplice campitura di un taglio Fontaniano nello spazio delle madri del secondo Faust, preservanti l’enigma della nascita e del vivere delle forme, come matrici di una sorgente nella muta attesa di storie d’acqua, che poi diventeranno acqua marina, di palude, acqua stagnante, acqua lacustre, ma sempre rara in terre difficili.
A questo punto, non resta che prossimità e distanza si allineino, coinvolgano e congiungano l’artista della prima ora Piero Manzoni e la ipnotica/funambolica Laura Zeni all’ora della verifica poetica di due tempi distanti e divisi, transreali ma tutt’ora reali; da fata Morgana; da Campi Elisi; dalle due parti in alterno amore! L’arte è ancora questa, a scapito di un’altra, anemica e irrituale.