Mostre 2022


MOSTRE 2022

You are in my mind


Dal 01 al 09 Ottobre 2022

Ca’ Sagredo Hotel

Venice Design Week
Campo Santa Sofia 4198/99 – Venezia


Si accende la grande festa del design a Venezia, con una nuova edizione della Venice Design Week, evento diffuso in tutta la città, con esposizioni, conferenze, concorsi, laboratori e visite guidate che hanno luogo in una cornice unica, densa di storia e contemporaneità, tra calli e campielli, dimore storiche, gallerie private e musei, case e studi d’artista, negozi e botteghe.


Ca’ Sagredo, palazzo storico del ‘300 affacciato sul Canal Grande, oggi sede di uno dei più lussuosi e apprezzati hotel di Venezia, ospita l’installazione inaspettata e sorprendente dell’artista Laura Zeni, tra affreschi del Tiepolo e altri grandi maestri, stucchi e arredi d’epoca. “You’re in my mind” è la collezione di art design composta da arredi e oggetti per la casa in edizione limitata che si ispirano ai famosi “Ritratti interiori” dell’artista, 1000 profili su carta o tela esposti in numerose mostre - tra cui una personale alla Triennale di Milano, con libro edito da Skira.


La testa stilizzata come archetipo del pensiero, della mente, dell’origine dell’ingegno umano, e simbolo di introspezione e unicità. Artigianalità, materiali sostenibili o completamente riciclabili, divertimento, e trasformazione: tutti i pezzi in mostra, comprese le sculture in ferro che completano l’installazione, sono smontabili, modificabili e combinabili tra loro per creare oggetti unici.

Donne & Design


Dal 06 al 12 Giugno 2022

SuperDesign Show 2022
Superstudio Più

via Tortona 27, Milano


Laura Zeni artista milanese formatasi all’Accademia di Brera spazia dalla scultura alla pittura, al collage alla fotografia, con incursioni anche nel design, in una incessante ricerca tormentata ma al tempo stesso gioiosa di interpretazione del mondo. Comune denominatore di questa produzione eterogenea l’uomo, con la sua solitudine e unicità e l’introspezione continua che trova nella natura il suo punto più alto, con i suoi spiriti immaginari e la sua magnificenza.


L’artista presenta al Superstudio nell’ambito della collettiva Donne & Design, la nuova collezione “You’re in my mind”, complementi e oggetti in edizione limitata che si ispirano ai suoi famosi “Ritratti interiori”, 1000 profili su carta o tela esposti in numerose mostre - tra cui una personale alla Triennale di Milano -, con pubblicazione a cura di SKIRA. Divertimento, trasformazione, pulizia, sintesi della forma, solo qualche traccia di colore. Oggetti utili, con il comune denominatore del gioco, della trasformazione. Tutto è mobile, non fisso, assemblato e modificabile.


La collezione “You’re in my mind” in esposizione a DONNE&DESIGN comprende:

  • 2 sedie modulari, una bianca e una nera, completamente smontabili che permettono oltre all’estrema facilità di trasporto anche di abbinare colori diversi della seduta e dello schienale. Materiali: ferro verniciato, ottone.
  • 1 seduta doppia, vis a vis, nera. Materiali: ferro verniciato, ottone.
  • 2 tavolini bianchi, in cui si possono incastrare contenitori di diverse forme e altezze: porta ghiaccio e bottiglia di vino, ciotolina portachiavi o caramelle, portafiori. Materiali: Krion, caldo al tatto e simile alla pietra naturale, un materiale ecologico prodotto dal gruppo Porcelanosa che può essere riciclato al 100%; ferro verniciato, ottone.
  • Oggetti per la tavola giocosi e ironici, come vasi, tazzine, piatti, vassoi, tutti realizzati in Krion.
  • Specchio con scritta serigrafata “You’re in my mind”.

Flower Obsession


Dal 11 al 25 Giugno 2022

Collettiva a cura di Stefania Carrozzini
Stefania Carrozzini Gallery
Giudecca 597, Venezia


Corrado Bonomi, Gabrielle Bill, Eva Breitfuss, Felipe Cardena, Sarah Garside, Ori Gersht, Anne van Leuween, Torrie Groening, Jasmine Jenzel, Susi Lamarca, Hisae Sasaki, Marion Schmidtke, Susan Lizotte, Laura Zeni, Evgeniya Zolotareva, Susi Zucchi


Stefania Carrozzini Gallery è lieta di annunciare la mostra “Flower Obsession” composta da sedici artisti di diverse nazionalità e mezzi espressivi tra cui fotografia, pittura, installazione, collage. È quasi impossibile immaginare un tempo in cui la grazia, la bellezza, il fascino e la delicatezza dei fiori non ci abbiano sedotti. Ci rivolgiamo a loro per tutta la nostra vita e in più occasioni, sono nostri compagni nella gioia e nel dolore.


Non esiste un segno così chiaro di rinnovamento, rinascita e risveglio. Sebbene luminosi, i fiori sbiadiscono rapidamente e sono quindi simbolo di bellezza effimera, di caducità dell’esistenza. I fiori sono anche simbolo di forza e leggerezza, pensiamo alle loro forti radici che invadono anche i terreni più inospitali, i terreni rocciosi, lungo le autostrade o sull’asfalto. Il fiore è un mandala naturale e rappresenta simbolicamente la ruota e l’eterno movimento del cosmo che guida ogni cosa. La natura ermafrodita dei fiori è un simbolo dell’unione degli opposti nel processo di autorealizzazione. E questa forza simbolica ha sempre affascinato gli artisti che ne hanno spesso fatto il soggetto delle loro opere. Nel corso del tempo, da semplice dettaglio il fiore diventa protagonista assoluto a partire dal pittore Hans Memling fino alla sua consacrazione con Caravaggio.


In questo modo il tema naturale si pone sullo stesso piano di quello umano, delle grandi storie degli Dei o dei Santi. Il fiore e ciò che è connesso a questo mondo non è più un semplice decoro, un mezzo elegante per arricchire un’opera, ora diventa un vero e proprio tema, degno di nota, degno di rappresentazione e non svolge più un ruolo marginale come in passato.


L’avvento della fotografia ha avuto un ruolo importante nella rappresentazione dei fiori dal passato ai giorni nostri, dove gli artisti, utilizzando tecniche avanzate e strumenti sempre più sofisticati, esplorano il mondo floreale in maniera totale, dando corpo ad una vera ossessione: i fiori esplodono, implodono attraverso tutti i linguaggi espressivi, dalla video arte, all’installazione alla scultura. Il mezzo fotografico fissa la caducità dei fiori nel tempo. La loro bellezza resta, anche nell’apparente cliché narrativo, il fulcro della comunicazione privilegiata tra uomo e natura.

Anime


Dal 22 Gennaio al 06 Febbraio 2022

A cura di Francesca Bellola
Galleria Certosa - Percorsi d’Arte
Via Garegnano 28, Milano


La Galleria d’Arte Certosa di Milano ospita la mostra personale di Laura Zeni. L’eclettica artista milanese, presenta una selezione di opere, comprese alcune sculture in ferro dai volti ben delineati, dalle geometrie fluide e dalle linee sottili, che riassumono le trame dell’immaginazione. La mostra “Anime”, a cura di Francesca Bellola, vuole sottolineare l’opportunità di lasciarsi andare, in maniera metaforica, per liberarsi e comunicare con il proprio ‘essere’. L’intreccio con le altre anime dai corpi fluttuanti, come si nota nell’opera “Intrecci”, creata appositamente per l’esposizione, raffigura quanto siano importanti gli scambi e le unioni per confrontarsi e quindi per migliorarsi.


L’opera “Context”, di grandi dimensioni, realizzata in acrilico su tela, pone una riflessione sulla provenienza dell’uomo. Una figura nera tiene in mano la sua testa, mentre alle spalle lo stesso soggetto ribaltato, rappresenta la sua luce. Luce non necessariamente negativa o positiva. Il confine tra la realtà e il mondo immaginario è sempre meno riconoscibile. Soprattutto in questo periodo di incertezze, i rapporti virtuali si sono notevolmente amplificati tanto da prevalere – soprattutto tra i giovani – nella vita quotidiana. La contemporaneità pone l’attenzione sul mutamento dei canoni estetici e sulla evocazione individuale di una cultura che propone corpi perfetti, ritoccati ed essenzialmente finti. E la psiche? In controtendenza, la ricerca artistica di Laura Zeni pone al centro dell’attenzione l’essere umano, non solo come corpo fisico, ma soprattutto come individuo pensante, con le sue fragilità, insicurezze e responsabilità del suo percorso di vita. L’autrice, fin dagli esordi della sua carriera, ha evocato in maniera indelebile, una ricerca interiore intorno all’uomo.


La scomposizione dei soggetti presenti in molte opere di Laura Zeni, intende suggerire una strada diversa da percorrere e il desiderio di ottenere visioni differenti, senza preconcetti, rispetto a quelle ritenute imprescindibili. Secondo l’autrice anche le difficoltà ed i percorsi tortuosi hanno un senso, basta saperli cogliere senza giudicare, per migliorarsi.


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