Mostre 2019


MOSTRE 2019 

Transiti e Intermittenze


Dal 29 Giugno 2019

A cura di Serena Mormino

Studio di Ercole Pignatelli, Milano


Come un buon padre ed insegnante capace di dare vita con la sua Arte a opere, nuovi grandi artisti, parole e l’amata musica nella sua sfera più intima e familiare, così Ercole Pignatelli accoglie Laura Zeni, immergendola non solo nel suo studio e nella sue lunghe giornate, ma anche nelle sue opere, permettendole di dare una propria anima femminile alle pitture emozionanti del grande Maestro e generando nuova vita nelle “piccole” tele della sua compagna di viaggio. Il nostro Icaro del colore, dei fiori e delle forme dai pantoni forti, quasi di un’arroganza giovanile, ha forza e coraggio in ogni attimo di Arte. Disegnare è per lui come respirare l’orgoglio della natura vegetale e femminile di cui non può fare a meno.


Vive di terre e delle loro sabbie, di cieli e della loro aria, di mari e delle loro acque, dell’universo femminile e dei loro corpi sempre più morbidi. Nulla sbiadisce, anzi si alimenta sempre più, ad ogni calare del sole. I suoi cenni architettonici quasi naif, avvolti in arie colorate sembrano condurli in secondo piano… poiché architetture magnifiche ed irreali non nella forma, ma nei contenuti che sembrano non essere importanti; vive ma “sole” perché la vita, quella vera, si svolge altrove, laddove regna la natura sovrana, acqua, terra, vegetazione e mondo animale…


Perché la forma è molto, ma la sostanza, la poesia, l’Arte è Vita e passione vera.


Ed ecco che gli ingredienti primi dei suoi lunghi ed appassionanti anni di lavoro, si sovrappongono con estrema leggerezza pittorica, ma grande forza espressiva; la sperimentazione non conosce pausa ed esitazione, attimi di vissuto e pensieri si mescolano magicamente sulla tela, come in un sogno virtuoso e indelebile, capace di cambiare le nostre vite per la forza dell’emozione generata. Difficile il primo impatto visivo, forse, come spesso lo è la comprensione della nostra stessa mente; ma il tempo, l’osservazione e riflessione inconscia, in realtà, ci permette di leggere le nostre anime nei lavori di “Pignatelli Il Grande”. Mi piace chiamarlo così, come un eroe capace di segnare la storia, portatore di una altezzosa corazza che solo a pochi lascia scoprire per far assaporare la vera anima gentile e semplice, come quella di un infante che ha ancora la voglia e l’irrefrenabile entusiasmo di scoprire il mondo.


“Le sue promesse, anche esorbitanti, sono mantenute puntualmente..”, affermava Raffaele Carrieri scrivendo di Pignatelli, prevedendo non solo i suoi balzi artistici pittorici, ma forse anche la rara propensione di un grande Maestro di dialogare ancora con altre mani e anime artistiche esterne… perché l’Arte non deve conoscere confini.


Nascono così opere di equilibrio inaspettatamente spontaneo, come se fosse già scritto che i due dovessero regalare Arte insieme, con la propensione all’insegnamento de Il Grande e la totale assenza di timore della Zeni che, in ogni istante, si è sentita protetta in un abbraccio fraterno. Con la leggerezza e la musicalità di una danza appassionata ed elegante, hanno appreso uno dall’altro; anime forti ed orgogliose, assoluti protagonisti delle loro rispettive vite, hanno fatto unica la luce dei loro occhi per incrociarsi sulla tela.  Compaiono i profili della Zeni come contenitori di emozioni, di esperienze, pensieri, essenze della vita. Icone di un modo di comunicare di altri tempi, ove non ha importanza la velocità, bensì la capacità di dialogare senza parole, talvolta senza nemmeno sguardi o gesti, ma solo grazie all’intensità del pensiero che, in quanto energia, non conosce limiti, distanze, confini.


I profili di Laura Zeni delimitano, rendendoceli visibili e amplificano al contempo, gli spazi, i dentro ed il fuori, come a voler rendere trasparente il nostro essere al punto da permettere a chiunque di metterci dentro qualcosa, di leggere come e ciò che vuole. Specchi dell’essere della maggior parte degli individui della società attuale, vuota per volere dei media, del modo di comunicare… in realtà ognuno di noi spesso si sente perso dentro questo nuovo mondo ove crediamo di conoscere tutto e tutti e gli altri conoscono noi ed i nostri pensieri forse ancora prima di averli elaborati…


Ed ecco che i pieni diventano vuoti e un corpo svuotato del suo essere viene oltraggiosamente riempito di pensieri ed immagini altrui con l’ignorante convinzione della conoscenza. E, invece, il mondo dovrebbe girare al contrario o, meglio, tornare a ruotare nel senso giusto. Allora rileggeremmo i profili della Zeni con il loro giusto nome, quello di Profili Interiori, dentro cui ognuno di noi è egoisticamente e giustamente nascosto… quell’essenza di ogni singolo che nessuno può rubare e mettere a nudo, ma che è ben radicata nella nostra mente, nel nostro cuore, in ogni singola cellula… ed è così leggera non perché inesistente o inconsistente, ma perché forte e spirituale.


Tra le vegetazioni pignatelliane, vissute con mistero e protezione al contempo dalla Zeni, si sono insinuate con naturalezza le sue anime volteggianti, intersecate e nette. I suoi spazi si sono saziati con i tumulti ed i colori forti del suo mentore, come a dare finalmente uno sguardo ed un carattere preciso ad ogni profilo, come a focalizzare quell’insieme infinito caratteristico di Lei su un punto preciso e fermo della vita di Lui. Attimi di vita artistica e umana vissuti con intensità, con quel profumo acre del colore che fa da scenografia indelebile nella memoria dei due artisti e nelle loro opere; passi a due ove sempre si ha qualcosa da imparare, regalando leggerezza al padrone di casa e consapevolezza alla sua illustre ospite.

Rinascita Blu


Dal 06 Luglio al 04 Agosto 2019

A cura di Serena Mormino

Teatri di Levante - Museo del Mare
Via Portobello, Sestri Levante


Laura Zeni dedica la sua Arte al mare e alla natura dell’amata Sestri Levante, ridando vita a piccoli relitti aggrediti dalla mareggiata del 29 Ottobre 2018, e riportati dallo stesso mare alla sua Terra. Prende forma, così, la mostra “Rinascita Blu”, una mostra fortemente voluta dall’artista, allestita in un contesto insolito per l’arte contemporanea, ma altamente simbolico per la Baia del Silenzio e tutta Sestri, ossia nei locali del Museo del Mare di via Portobello.


Anche i contenuti sono insoliti, certamente coerenti e assolutamente appartenenti all’Arte e alla filosofia della Zeni, ma generati su supporti vittime di un avvenimento tanto violento che, con la mano dell’artista, sono tornati a nuova vita acquisendo ancora più energia e preziosità, a dimostrare che l’Arte è capace anche di questo. Altro grande impegno morale di “Rinascita Blu” è quello di far soffermare ognuno di noi a riflettere di quanto sia precaria ormai la nostra Terra, la nostra stessa vita; nulla è dato per scontato, tranne il nostro dovere di prenderci cura di colei che ci ha dato la vita, Madre Natura.


La mostra fa parte della rassegna Teatri di Levante, da un’idea di Carmen Falcone in collaborazione con Mediterraneo Servizi, l’associazione culturale The Hub, con il contributo e patrocinio del Comune di Sestri Levante e di Regione Liguria.

Ex Voto


Dal 07 al 16 Dicembre 2019

A cura di Angelo Crespi

Museo Marino Marini

Piazza San Pancrazio, Firenze


EX VOTO/per arte ricevuta: 200 artisti sono invitati a produrre una piccola opera in dimensioni prestabilite (entro 13×18 cm), di qualsiasi forma, materiale e genere, che rappresenti al meglio il proprio talento, per una mostra che è presentata in anteprima il 3 ottobre alla fiera di GrandArt a Milano.


I 200 ex voto, selezionati con il supporto di Alessandra Redaelli, verranno messi in mostra dal 7 al 16 dicembre al Museo Marino Marini di Firenze e presentati in una serata di beneficenza il cui ricavato andrà a favore del progetto Kinder Art della sezione education del museo Marino Marini che si prepara ad ospitare uno spazio d’arte interamente dedicato ai bambini.


“La forma dell’ex voto, che nella storia è stata la rappresentazione di un legame religioso o magico con il divino – scrive Angelo Crespi – permette all’artista contemporaneo di dimostrare la dedizione alla propria musa o al proprio demone, di fatto al proprio talento, in definitiva, di manifestare la propria vocazione che si esprime in un fare; e da qui la formula rivista EX VOTO/per arte ricevuta”.


Tra gli artisti, di tutti i Paesi, pittori, scultori, fotografi, che hanno partecipato: Roberto Ferri, Alice Zanin, Peter Demetz, Jukee Kwon, Roberto Floreani, Telal Al Zeid, Nicole Kornberg Jacobovici, Air Daryal, Antonio Sannino, Umberto Ciceri, Giorgia Oldano, Simone Gerace, Ignazio Mazzeo, Ciro Palumbo, Laura Zeni, Livio Scarpella, Marco Cornini, Sylvia Catasta, Tom Porta, Salvatore Alessi, Stella Ranza, Kristin Mayers, Florencia Martinez, Nadia Fanelli, Maurizio Gabbana, Mauro Reggio, Giorgio Ortona, Nico Mingozzi, Giorgio Conta, Elisa Anfuso, Vittorio D’Ambros, Monica Silva, Arrigo Musti…


L’ex voto è la rappresentazione di un legame con il divino, reificato in un oggetto costituito psichicamente dal legame votivo, cioè dall’idea insita nella formula “per gratia ricevuta” con cui si chiede la guarigione o si ringrazia la divinità avendola ricevuta. Non è ancora un’opera d’arte, eppure la persistenza della forma degli ex voto fin dagli albori della civiltà nel paleolitico, e poi nelle varie religioni pagane o infine nel cristianesimo, rendono questo oggetto, di solito di piccole dimensioni, quasi magico, di assoluto valore non solo per cosa e come lo raffigura, cioè per la sua dimensione estetica, ma innanzitutto perché manifesta la preghiera di qualcuno, il voto appunto, il desiderio di essere guarito o trasformato, o convertito.La forma e i modi in cui si concretizza l’ex voto sembrano dunque archetipi che risiedono nel più profondo della mentalità umana, come spiega il filosofo Georges Didi-Huberman, e in questo sta la sua potenza e la capacità di manifestare il legame, quasi fosse un simbolo che collega due regni.


Passando dal “culto” alla “cultura”, due termini legati dalla stessa radice, passando cioè dai miracula ai mirabilia, cioè dalle cose che esprimono venerazione a quelle che suscitano ammirazione, la forma dell’ex voto permette all’artista contemporaneo di dimostrare la dedizione alla divinità o al proprio demone, alla musa o al proprio talento, in definitiva di manifestare la propria vocazione che si esprime in un fare; e da qui la formula rivista “per arte ricevuta”.

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